Domanda:
qualcuno di voi ha fatto l'operazione x la miopia e ora ha problemi a guidare di notte?
2007-05-14 00:39:51 UTC
Io l'ho fatta l'anno scorso per togliere una miopia di origine genetica altissima, pensate incredibile ma vero che mi mancavano tredici diottrie in un occhio e dieci sull'altro, astigmatismo compreso. Ora da più di un anno non porto più gli occhiali e sono contentissima. L'unico inconveniente è una rifrazione così elevata che non riesco più a guidare di sera, in pratica i fari delle altre macchine mi abbagliano e non riesco più a guidare. Qualcuno di voi ha lo stesso problema?
Cinque risposte:
☼ AMON RA ☼
2007-05-14 06:08:20 UTC
anche io ho fatto l'operazione ma non ho questo problema la sera.. di giorno invece con il sole non riesco più ad andare in giro senza occhiali scuri



nei negozi di abbigliamento per motociclisti/scooteristi vendono degli occhiali con lente gialla: provali, sono eccezionali

non costano molto e sono carini
nko999
2007-05-20 06:34:53 UTC
l'operazione l'ho fatta oramai 5 anni fa e ti assicuro che col tempo i fastidi che lamenti si attenuano o spariscono.

ciao.
vero2109
2007-05-19 08:37:28 UTC
Da ottico ti posso dire che mi è capitato molte volte,ma in verità non dovrebbe...vai da un oculista,non quello che ti ha operato,x avere un altro parere,e chiedi spiegazioni e possibili rimedi.
2007-05-21 12:34:09 UTC
quasi tutti quelli che conosco che hanno fatto il laser
2007-05-14 08:58:06 UTC
Ho fatto l'intervento al laser il 30 di gennaio in una clinica di Prato,ero miope in entrambi gli occhi.Durante l'intervento,durato 10 minuti in tutto,non ho sentito assolutamente nulla,fidati ho una soglia del dolore molto bassa,quindi se dico così mi puoi tranquillamente credere.Più che altro il dolore,o meglio leggero fastidio è subentrato dopo l'intervento,quindi dopo che l'effetto dell'anestesia era passato.E' durato circa per due giorni.A distanza di tre settimane posso dirti che vedo benissimo.Continuo a mettere delle goccie per gli occhi (Dropstar e Formoftil per diverse volte al giorno) ma i risultati sono ottimi.Te lo consiglio.Fammi sapere.



Ti allego ulteriori informazioni:



Sono numerosissimi i pazienti soddifatti che grazie alla chirurgia refrattiva hanno detto addio agli occhiali. Ecco le tecniche a disposizione del chirurgo

Il laser per la correzione dei difetti visivi è ormai uno strumento terapeutico consolidato. Sono infatti migliaia gli italiani che in questi anni hanno affidato i propri occhi agli esperti di chirurgia refrattiva ottenendo risultati di ottima qualità. Il che significa non solo fare a meno degli occhiali, ma anche migliorare sensibilmente la propria qualità visiva grazie ad un intervento minivasivo che ha una forte valenza terapeutica. Sempre di intervento di tratta. Per questo motivo occorre prepararsi effettuando un serio screeening preventivo possibilmente in centri qualificati (e con grande esperienza)in grado di utilizzare tutte le tecniche a disposizione ed individuare quella più appropriata al caso trattato. Una delle più diffuse è la Prk, utilizza il laser a eccimeri, che emette una luce ultravioletta, in grado di disintegrare selettivamente il tessuto su cui è indirizzata. Si utilizza nella cura di miopia, ipermetropia e astigmatismo di grado lieve o moderato. Il raggio luminoso permette di variare la curvatura della cornea, rimuovendo un sottilissimo velo di tessuto superficiale.

Prima dell’intervento l’occhio viene “addormentato” con un collirio anestetico e si applica un divaricatore delle palpebre che le mantiene aperte durante l’intervento. L’azione del laser dura una manciata di secondi e l’operazione complessiva richiede una decina di minuti in tutto.

Dopo l’intervento è necessario indossare una lente protettiva per quattro, cinque giorni, trascorsi i quali si comincia a vedere bene. Il vantaggio di questa tecnica è che si agisce solo sui tessuti superficiali della cornea, quindi non intacca la robustezza dell’occhio. Nel caso di difetti della vista di grossa entità ha però lo svantaggio di non garantire sempre risultati ottimali.

Più recente è la tecnica Lasik che, come la Prk sfrutta il laser a eccimeri, ma va a colpire gli strati più profondi della cornea, permettendo di curare difetti di notevole entità. Anche in questo caso l’occhio viene anestetizzato con un collirio, dopo di che si esegue una microincisione circolare incompleta sulla superficie della cornea. Il lembo di tessuto viene sollevato e spostato in modo da poter agire con il laser sul tessuto sottostante. Lo strato di cornea inciso viene riportato in posizione corretta e la ferita si rimargina da sola, senza bisogno di punti di sutura. La durata dell’intervento è di circa dieci minuti e dopo sole 24 ore si comincia a vedere bene. Per proteggere gli occhi sono sufficienti gli occhiali da sole.

Ultima nata, ha solo un anno e mezzo, è la tecnica Lasek. Del tutto simile alla Lasik ha il vantaggio di non richiedere l’incisione della cornea e quindi può essere applicato anche nei casi in cui la cornea sia molto sottile. In questo caso lo strato superficiale non viene tagliato, ma sollevato grazie alla azione di un farmaco costituito da una particolare soluzione alcolica e salina. Dopo l’intevento valgono gli stessi accorgimenti già visti per la Lasik. L’operazione può provocare disturbi?

"Con la tecnica Prk (Photorefractive keratecomy) nelle ore successive all’intervento può comparire dolore che permane anche per 3 o 4 giorni, fino a quando la ferita guarisce completamente e il tessuto superficiale non si è nuovamente formato".



In questo caso si prescrivono analgesici?

Con la tecnica Lasik non si accusa dolore, perché l’epitelio rimane perfettamente integro; al massimo si avrà per un po’ la sensazione di avere un “bruscolino” nell’occhio.



Qual è la preparazione che precede l’intervento?

"Prima di decidere se e come operare il chirurgo valuta il numero di diottrie da correggere, lo spessore della cornea e la sua distanza dalla pupilla, oltre al diametro di quest’ultima e le condizioni di salute della retina. Per poter fare queste valutazioni servono alcuni esami ambulatoriali, come l’aberrometria che scopre se ci sono irregolarità della cornea e la topografia corneale che valuta la forma della cornea e permette di capire se è abbastanza spessa da permettere la variazione della di curvatura con l’intervento laser. Se la cornea è molto sottile l’operazione può essere rischiosa. Oggi abbiamo a nostra disposizione una strumentazione che ci permette di simulare l’intervento sulla base dei dati del paziente e prevedere le possibilità di successo e la qualità dei risultati".



Quali difetti possono essere curati con il laser?

"Soprattutto la miopia, ma anche ipermetropia e astigmatismo. Restano fuori i presbiti, perché il loro difetto non dipende dalla forma dell’occhio, che è l’elemento su cui interviene il laser eliminando strati microscopici di cornea.

Oggi il laser permette di risolvere problemi che in passato richiedevano il trapianto di cornea: opacità, visione notturna ad aloni, cicatrici cornee dovute a traumi (inclusi gli schizzi da sostanze chimiche) o infezioni da herpes. Grazie al laser, inoltre, è possibile curare patologie gravi come il cancro, infatti permette di asportare tumori della cornea, della sclera o della congiuntiva".



Ci sono limiti per l’applicabilità?

"Sì, tanto che il 30- 40 per cento di coloro che richiedono l’intervento non risultano idonei. Si tratta di persone che hanno la cornea molto sottile, scarsa lacrimazione, deformazioni congenite. Non è consigliabile ai diabetici e a chi, come i giovani, ha un difetto visivo non ancora stabilizzato".



Non c’è il rischio che il paziente muova l’occhio durante l’intervento?

Per evitare questo rischio abbiamo a disposizione una precisa strumentazione. Infatti durante l’intervento il malato deve fissare una luce rossa, che lo aiuta a tenere l’occhio più immobile possibile. Oltre a questo si utilizza anche un laser computerizzato chiamato “eye tracker” che può seguire anche i movimenti più impercettibili dell’occhio. Questo permette di scongiurare ogni rischio di errore.



E’ necessario il ricovero per l’intervento?

L’operazione può essere eseguita ambulatorialmente o in day- hospital. È però bene prevedere alcuni giorni di riposo in seguito all’intervento.


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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